L’ultimo fischio di Dino Sozzi


Come si dice in tanti casi, ma stavolta non è una frase abusata, un pezzo di storia che ne se ne va. Dino Sozzi ha raggiunto oggi i suoi tanti colleghi che, nei campi dell’Aldilà, stanno dirigendo ben altre gare. Decano degli arbitri parmigiani, fino a poco tempo fa era consuetudine vederlo seduto in prima fila, in una delle tante riunioni tecniche. Il suo fare era d’altri tempi, garbato e cortese, un po’ come il calcio che aveva vissuto. Da protagonista. Dopo un intenso quinquennio trascorso nel Parma da ala destra, indossò la giacchetta nera per la prima volta nel 1959, a trentuno anni, per poi diventare assistente affidabile e apprezzato tanto da ricevere la “Bandierina d’Oro” nel 1976 quale miglior guardalinee (si diceva così) CAN. Tante volte in terna con fischietti del calibro di Lattanzi, Prati e Michelotti, Dino era arbitro benemerito dal 1987 e aveva ricevuto la stella di bronzo del Coni nel 1994. Non si è risparmiato nei suoi 61 (non è un errore di battitura, proprio sessantuno!) anni di appartenenza all’AIA anche nel seguire i giovani in tanti corsi, e molti devono proprio a lui l’inizio del percorso arbitrale. Quando rivedremo scorrere in tv e in rete le immagini in bianco e nero di un calcio che non c’è più, un pensiero per Dino sarà inevitabile. Delicato e signorile come lui sapeva essere. Sperare che, intanto, sia in una sorta di ritiro celeste insieme a Orsi, Bellè, Prati, Battilocchi, Franceschi e tanti altri suoi amici che lo hanno preceduto, ci dà un lieve senso di serenità che allevia per un attimo l’inevitabile senso di vuoto che ti prende quando non solo un punto di riferimento, ma anche un amico se ne va. Buon viaggio, Dino, ci mancherai!

Venerdì 21 febbraio alle 20,30 presso la Chiesa Santa Maria di via Isola verrà recitato il Rosario.

Lunedì 24 febbraio alle 13,00 presso la Chiesa Santa Maria di via Isola verranno celebrate le Esequie