Fiorenza: “Vi spiego l’abc dell’arbitraggio”


Vincenzo Fiorenza, responsabile della CAI, li ha definiti “poco più che cuccioli di arbitro” i suoi 150 arbitri.

Nella riunione tecnica tenuta presso la sezione di Parma, presenti Sergio Zuccolini, presidente del CRA

Emilia Romagna, e tanti arbitri di eccellenza e della stessa CAI, Fiorenza ha parlato soprattutto di basi

dell’arbitraggio mettendo in risalto i particolari che contribuiscono a costruire la figura del direttore di gara.

Nella sua presentazione, che ha tenuto alta la concentrazione dei numerosissimi associati presenti, si è

soffermato su grandi temi quali il fuorigioco (“è la regola più facile che ci sia, ma ha una interpretazione

purtroppo non semplice”), il calcio di rigore, la condotta gravemente sleale e quella violenta. Fiorenza ha

trattato in maniera esaustiva, senza trascurare un filo di ironia tutta toscana, l’abc dell’arbitraggio

fornendone una chiave approfondita e rivolgendosi soprattutto ai ragazzi più giovani. “Il calcio è un gioco

che si sta perfezionando anche a livello dilettantistico, con una preparazione atletica e tattica sempre

maggiore. In ogni campo, allora, non ci può essere spazio per chi picchia, per chi vuole rovinare le gare con

comportamenti non consoni alle regole. Questo un arbitro deve saperlo bene perché deve prendere

decisioni difficili e spesso non condivise”. Il Commissario della CAI ha anche parlato della preparazione

atletica correlata alla efficace gestione “fisica” della gara riconoscendo che l’arbitro non deve solo essere

allenato ma anche saper gestire le proprie forze, tenendo conto che gli ultimi minuti della contesa sono

quasi sempre i più difficili, con rapidi capovolgimenti richiedenti non solo rapidità ma anche lucidità. La

parte finale della riunione è stata dedicata a finezze spesso ritenute insignificanti ma che in realtà celano

messaggi ben chiari agli occhi degli altri. “Il fischio è la vostra presentazione, la frusta in mano al domatore.

I cartellini vanno fatti vedere bene, non sono un atto tanto per….L’ammonizione è mezza espulsione, deve

pesare. Il consenso di un arbitro si ottiene, si costruisce ma non si cerca. Non dobbiamo elemosinare

nulla”. Il motto come manifesto conclusivo: “Volare, ma con i piedi per terra. Ricordatevelo”.

Gaetano Pugliese

 

fiorenza boschi zuccolini

Fiorenza Zuccolini Boschi

fiorenza intervento

Intervento Fiorenza

sala

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